Descrizione
Descrizione
Si presenta in una veste scura che tinge il bicchiere lasciando scivolare archetti fitti e consistenti. Agitandolo nel bicchiere si apre al naso con profumi elegantemente pieni e decisi che spaziano dai fichi secchi alle noci, agli aromi balsamici del legno con lieve sottofondo di piccoli frutti a bacca nera. In bocca è ampio e deciso: avvolge il palato con un tocco vellutato mostrandosi però compatto e vigoroso nella sua componente nobile di tannini ben amalgamati, riproponendo così in una ordinata successione l’intero spettro olfattivo. Rosso importante, da meditazione e da accompagnare a piatti forti: ottimo è l’abbinamento con arrosti, carni rosse grasse, cacciagione da piuma, formaggi saporiti.
Chiamato anche Ribolla Nera è uno dei vitigni di sicura provenienza indigena dei Colli Orientali del Friuli. Le uve dopo aver subito un estremo diradamento in pianta nel mese di giugno, vengono raccolte rigorosamente a mano e riposte in piccole cassette per un leggero appassimento. Segue poi la diraspatura e la pigiatura soffice. Il mosto così ottenuto viene posto a fermentare con lieviti indigeni rimanendo a contatto con le bucce per circa 20 giorni. Durante questa fase sono frequenti i rimontaggi per favorire il passaggio del colore e delle componenti nobili caratteristiche di un rosso importante dalle bucce al mosto in fermentazione. Dato corso alla svinatura, il vino rimarrà a riposare in tonneaux di rovere francese da 5 hl per oltre due anni per poi essere imbottigliato nel mese di luglio. Verrà posto al giudizio del consumatore dopo un ultimo giusto periodo di riposo e di affinamento in bottiglia.
Cantina: LA TUNELLA
Nei vini La Tunella si ritrova tutta la generosa freschezza di energie nuove e creative… ma Storia, Memoria e Tradizione rimangono i punti di riferimento solidi e costanti di un presente che giorno dopo giorno costruisce il futuro.
Regione dell’estremo nord-est dell’Italia, al centro di un triangolo ai cui vertici ci sono Venezia (a ovest), l’Austria (a nord) e la Slovenia (a est), il Friuli Venezia Giulia vanta antiche e solide tradizioni enologiche e ben 15.400 ettari di vigne, di cui il 60% dà origine a uve bianche e il rimanente 40% a uve rosse. Otto sono i territori a denominazioni di origine controllata in cui il Friuli Venezia Giulia viene suddiviso: Collio, Grave, Isonzo, Carso, Aquileia, Latisana, Annia e i Colli Orientali del Friuli noti nel mondo, questi ultimi, per essere territorio d’elezione di bianchi di grande pregio e assoluta eleganza.
La storia de La Tunella e i vini che ne sono il frutto prezioso sono inscindibili da un territorio, i Colli Orientali del Friuli da sempre considerato tra i più vocati alla coltivazione della vite, per le terre composte da una miscela di arenaria e di marna (la ponca, in friulano) e per il microclima, favorevolissimo e unico al mondo: le colline di lontanissima origine eocenica,lavorate a terrazze dalla mano dell’uomo (si tratta di ben duemila ettari di superficie vitata), sono protette a Nord dalle Prealpi Giulie, scudo poderoso contro i venti più freddi, e piacevolmente riscaldate dalle brezze che provengono da Sud, dal mare Adriatico, lontano solo poche decine di chilometri.
Dei 70 ettari di proprietà La Tunella, tutti coltivati a vigneto e tutti in zona D.O.C., il 70% sono dedicati ai bianchi e il rimanente 30% ai rossi. La proporzione rispecchia le tradizioni dei Colli Orientali del Friuli, terra di vini bianchi per eccellenza. Il sistema di allevamento è il tradizionale gujot francese e il monocapovolto. La densità media è di 4.500/5.000 viti per ettaro. La resa è limitata a 75/90 quintali per ettaro, per favorire la qualità delle uve. La gamma spazia dai bianchi e rossi classici, agli uvaggi, ai passiti, ai monovitigni frutto di un’attenta valorizzazione di ceppi autoctoni pregiati.